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Un dipendente ottiene dalla cassiera di pagare più tardi l'acquisto di 12 euro, licenziamento

Un dipendente di un supermercato milanese, pensa di fare la spesa e preleva dai ripiani due prodotti per un valore complessivo di 12 euro. Arrivato alla cassa per il pRagazzino tenta di rubare al supermercato: fermato | QuiBresciaagamento si accorge di non avere i soldi e chiede alla cassiera di annotare il suo acquisto che l'avrebbe pagato in giornata. La cassiera, nonostante che la procedura aziendale non fosse corretta, accetta. La direzione aziendale venuta a conoscenza del fatto lo ha sospeso in via cautelare dal servizio e dopo avergli contestato il fatto lo ha licenziato per giusta causa.

Il lavoratore in 23 anni di servizio non aveva mai subito alcuna sanzione disciplinare essendo stato sempre scrupoloso osservante dei suoi doveri.

Il lavoratore si é rivolto al giudice del lavoro impugnando il licenziamento.

Nella sua difesa sostiene che quand'anche il suo comportamento fosse censurabile, é sproporzionato averlo licenziato tenuto conto che non ha mai avuto sanzioni disciplinari  e che nel suo comportamento non vi era stato dolo o artifizi da pregiudicare il rapporto di fiducia.

A livello conciliativo davanti al giudice l'azienda ha offerto tremila euro lorde e la rinuncia a presentare la denuncia penale contro il lavoratore per appropriazione indebita.

Il lavoratore ha respinto la proposta conciliativa dell'azienda proponendo, a sua volta, il ripristino del rapporto di lavoro, senza riconoscimento delle sue retribuzioni per il periodo di sofferta disoccupazione e l'applicazione di una sanzione disciplinare conservativa del suo posto di lavoro.

Il giudice ha ritenuto la causa matura per la decisione, senza necessità di dover sentire i testimoni.

A giorni farà conoscere la sua decisione.

Rotonda della Besana, Milano | Hotel St. George Milano

Lo studio.

Lo studio è ubicato nel centro storico di Milano, di fronte alla Rotonda della Besana, ed è adiacente al palazzo di giustizia.
Lo studio é aperto dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì.
L'ubicazione dello studio é utile per le attività avanti tutti gli uffici giudiziari milanesi ( Giudice di Pace, Tribunale, Corte di Appello, Tar Lombardia). 

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L'AVVOCATURA STRUMENTO DEI DIRITTI E DELLA LIBERTA' 

La professione di avvocato incide nel campo della libertà, della sicurezza, della giustizia e, in modo più ampio, sulla protezione dello Stato di diritto. Essa si esercita con autonomia e indipendenza, dignità ed onore, segretezza professionale e lealtà, al fine di tutelare i diritti e gli interessi della persona nei confronti tanto dei privati quanto dei pubblici poteri, contribuendo così alla applicazione delle leggi ed alla corretta amministrazione della giustizia. In una società democratica l’Avvocatura rappresenta un baluardo normativo nella difesa dell’interesse pubblico al perseguimento della giustizia. L’avvocato, dunque, non è mero prestatore di servizi, in un’ottica di puro mercato; il suo é un impegno professionale e sociale, perché al di là del singolo caso concreto, che vede protagonisti le parti del processo, vi sono regole e principi generali che compongo l’ordinamento giuridico, sul cui rispetto è fondata la pacifica convivenza di tutti. Come scriveva l’illustre giurista, e Costituente, Piero Calamandrei: “Molte professioni possono farsi col cervello e non col cuore. Ma l’avvocato no. (…) L’avvocato deve essere prima di tutto un cuore: un altruista, uno che sappia comprendere gli altri uomini e farli vivere in sé, assumere i loro dolori e sentire come sue le loro ambasce. L’avvocatura è una professione di comprensione, di dedizione e di caritàPer questo amiamo la toga: per questo vorremmo che, quando il giorno verrà, sulla nostra bara sia posto questo cencio nero: al quale siamo affezionati perché sappiamo che esso ha servito a riasciugare qualche lacrima, a risollevare qualche fronte, a reprimere qualche sopruso: e soprattutto a ravvivare nei cuori umani la fede, senza la quale la vita non merita di essere vissuta, nella vincente giustizia”. L’avvocato è strumento stesso della giustizia, nella misura in cui avvicina chi ha subito un torto al giudice, che è chiamato a fornire il giusto rimedio di legge. Avv. Paolo Gallo