A- A A+

L'appaltante non ha l'obbligo di pagare al lavoratore utilizzato nell'appalto il mancato godimento delle ferie

tag  News 

21/06/2018

Sussiste solo l'obbligo della retribuzione

Una società di trasporti concede in appalto i suoi servizi di pulizia. Il lavoratore utilizzato nell'esecuzione dei lavori di pulizia ha agito nei confronti dell'impresa appaltatrice e nei confronti dell'impresa appaltante chiedendo il pagamento di differenze retributive che assume essere dovute a titolo di 13ª e 14ª mensilità, ferie non godute, buoni pasto, riduzione orario di lavoro e trattamento di fine rapporto. Il tribunale e la corte di appello accolgono la sua domanda e condannano in solido tra loro sia l'impresa appaltante che l'impresa appaltatrice. Ricorre in cassazione l’impresa appaltante lamentando la erroneità giuridica della sentenza nella parte in cui la corte d'appello ha riconosciuto il suo obbligo solidale a corrispondere a quel lavoratore anche l'indennità sostitutiva delle ferie non godute. La corte di cassazione ha accolto il ricorso della  società appaltante perché, a suo dire, il danno derivante dal mancato godimento dei giorni di ferie ha carattere risarcitorio in quanto è destinato a compensare la perdita del riposo che consentiva al lavoratore il recupero delle sue energie psicofisiche e la possibilità di meglio dedicarsi alle sue relazioni familiari e sociali. Indubbiamente l'indennità sostitutiva delle ferie non goduta, per la Cassazione, ha anche carattere retributivo per la sua stretta connessione al contratto di lavoro e al trattamento economico dell’attività lavorativa. Ma l'articolo 29 comma 2 del decreto legislativo numero 276/2003 con l'utilizzo della locuzione normativa "trattamenti retributivi" deve essere interpretata in senso stretto e rigoroso; con questa interpretazione si deve escludere che l'indennità sostitutiva delle ferie abbia natura retributiva e conseguentemente si deve escludere che l’impresa appaltante sia destinataria dell'obbligo solidale per il pagamento di quanto dovuto al  lavoratore che non ha regolarmente goduto delle ferie.

La stessa sezione della corte di cassazione, però, ha riconosciuto la natura retributiva dell'istituto della riduzione dell'orario di lavoro per essere intimamente intrinseco alla prestazione lavorativa. Con il pagamento delle ore conseguenti alla riduzione dell’orario di lavoro( rol) non si è chiesto  il risarcimento dei danni ma si è chiesto il pagamento delle ore di riduzione dell'orario di lavoro che costituisce trattamento retributivo in senso stretto e pieno.

Cassazione n. 10.354/2016

Codice avvocati, dovere di segretezza e riservatezza.

17/11/2015   DAL CODICE DEONTOLOGICO FORENSE L’avvocato esercita la propria attività in piena libertà, autonomia ed indipendenza, per tutelare i diritti e gli interessi della persona, assicurando la conoscenza delle leggi e contribuendo in tal modo all’attuazione dell’ordinamento per i fini della giustizia.  Art. 7 – Dovere di... [Leggi tutto]

ACCESSO DAL VOSTRO DOMICILIO AI DATI DELLA VOSTRA PRATICA, OVUNQUE VOI SIATE

16/11/2015    Il nostro studio per rendere sempre più efficiente i suoi servizi, ha attivato a favore dei propri assistiti un sistema di accesso ai dati in remoto. Questo accesso consente al cliente, dalla propria sede o abitazione di consultare il fascicolo con i documenti e i dati giudiziari che si riferiscono alla controversia. In questo modo si  consente al cliente... [Leggi tutto]

Video conferenza, strumento di grande utilità per l'attività professionale

16/11/2015 Per una migliore organizzazione, in termini di efficienza e di assoluta tempestività, per le consultazioni con lo studio, che abbiano carattere di urgenza, vi suggeriamo di usare la video conferenza. Realizzare un sistema di video conferenza è estremamente semplice, e a costo zero. Occorre semplicemente un computer, che abbia un video con le casse incorporate, e il... [Leggi tutto]

La retribuzione a certe condizioni si può anche diminuire

16/11/2015 Il principio ferreo  è che la retribuzione pattuita non può essere diminuita, come statuisce l'art. 2103 del codice civile. Il lavoratore ha diritto a mantenere l'integrità del suo trattamento economico. Ma nel corso del rapporto di lavoro il datore di lavoro e il lavoratore possono modificare la misura del trattamento economico a condizione che questa nuova... [Leggi tutto]

La lettera di assunzione, il documento più importante del rapporto di lavoro

16/11/2015 La lettera di assunzione rappresenta il contratto di lavoro. Nella lettera di assunzione devono essere riportate tutte le condizioni di lavoro: retribuzione, mansioni, patto di prova, applicazione del contratto collettivo, inquadramento, compenso, numero delle mensilità e ogni altro elemento utile ad identificare il trattamento economico e normativo pattuito.Nella lettera di assunzione... [Leggi tutto]