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LE UNIONI CIVILI POSSONO ESSERE ISTITUITE SOLO TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO

Il disegno di legge approvato dal Senato nel mese di febbraio 2016 sulle unioni civili rappresenta un'autentica rivoluzione copernicana nel nostro sistema giuridico che incide profondamente sui rapporti personali e sui diritti soggettivi. Si tratta di un disegno di legge che elimina la discriminazione tra le persone con riferimento al loro sesso. Questa normativa, che indubbiamente rappresenta un segno dei tempi, è stata possibile perché sul Parlamento è stata esercitata una fortissima pressione da parte degli organismi comunitari che hanno imposto una legge che si caratterizza per la sua antidiscriminazione riferita alle condizioni personali.

La nuova normativa, se approvata definitivamente anche dalla Camera, si applica solo ed esclusivamente alle persone che appartengono allo "stesso sesso". L'unione civile, conseguentemente, non può essere conclusa tra persone di sesso diverso. Le persone di sesso diverso potranno ricorrere al classico matrimonio o alla convivenza di fatto; La nuova normativa ha provveduto a disciplinare in maniera particolareggiata e innovativa anche la convivenza di fatto che così assurge alla dignità di nuovo istituto del nostro ordinamento insieme alla Unione e al matrimonio.

Le unioni civili si possono concludere  solo tra uomini o tra donne ma non tra uomo e donna. Se il sesso è diverso si può ben concludere un classico contratto di matrimonio o una innovativa convivenza di fatto.

Nel panorama familiare, insieme al tradizionale matrimonio avremo così le unioni civili e le convivenze di fatto. L'offerta giuridica dell'ordinamento si amplia per disciplinare situazioni tra loro molto diverse e dare risposta alle più varie esigenze e sensibilità personali, religiose e culturali. Senza preconcetti sulle diversità. Con armonia ed equilibrio nella partecipazione al comune consesso sociale ed istituzionale.